PRINCÌPI ETICI E NORME DI COMPORTAMENTO DELL’«ASSOCIAZIONE ITALIANA PROFESSIONISTI CINOFILI »

 

L’associazione «A.I.P.C.» ispira la propria attività a princìpi etici e norme di comportamento atte a mantenere su livelli elevati la sua integrità morale, il suo buon nome e la serietà e la validità di tutte le sue iniziative, nonché al fine di indicare e ricordare sempre, al proprio interno, i motivi ispiratori del corretto svolgimento delle attività associative.

[1] «Associazione Italiana Professionisti Cinofili» (di seguito A.I.P.C.) è una associazione professionale, in possesso di un atto costitutivo, di uno statuto e di regolamentazioni interne, tutte democraticamente approvate. Tra i princìpi fondamentali dell’associazione rientrano tutti quelli previsti dalla legge per le associazioni di questo tipo, in particolare l’assenza di ogni e qualsiasi finalità di lucro; il divieto di suddivisione degli utili; l’assoluta parità di diritti fra gli associati; l’oculatezza, la chiarezza e la trasparenza dei bilanci; la cessione degli eventuali utili residui ad organizzazioni similari, in caso di scioglimento.

[2] L’impegno morale di chi si iscrive, di chi partecipa alle varie attività e alla vita associativa, di chi dona la sua opera, il suo tempo ed il suo ingegno per l’associazione, deve essere quello di comprendere, accettare, seguire e praticare questi princìpi, senza eccezioni di sorta, con serietà, con lealtà, con onestà intellettuale, con correttezza e coerenza.

[3] La «A.I.P.C.» opera concretamente, in ogni singolo aspetto della propria attività, ispirandosi ai princìpi democratici dettati dalla Costituzione della Repubblica, nel rispetto delle istituzioni e delle leggi nazionali e internazionali, nonché, in senso più generale, nel rispetto delle norme del viver civile e della buona educazione.

[4] Ogni dibattito interno è ispirato al rispetto della pluralità delle idee e delle convinzioni, ed è obbligatoriamente regolamentato in modo da consentire la libera espressione delle opinioni di tutti. Ogni decisione è adottata a seguito di votazione democratica, così come le elezioni a tutte le cariche previste dallo statuto.

[5] Ogni incarico, svolto su mandato dell’associazione, è volontario e gratuito, escludendo interessi personali o parziali, senza eccezioni di sorta; tranne per le spese sostenute per il conseguimento del mandato, che rimangono dell’associazione.

[6] La «A.I.P.C.» s’impegna a vigilare affinché i suoi princìpi etici siano rispettati e praticati da tutti gli associati. Condizione inderogabile – sia per chi si iscrive per la prima volta, sia per chi già opera nella associazione o su suo mandato – è l’impegno personale non solo al rispetto dello statuto, dei regolamenti e dei princìpi etici, ma anche delle direttive impartite dai quadri dirigenti per il rispetto delle suddette norme e per lo svolgimento ottimale della vita associativa. Si impegna, inoltre, affinché gli associati siano rispettosi tra di loro, senza prevaricazioni, offese, insulti e quanto altro dannoso per la vita dell’associazione stessa. La non osservanza di quanto stabilito può comportare il deferimento agli organismi di competenza e, nei casi più gravi, anche l’espulsione dall’associazione. Gli organismi competenti alla valutazione dei provvedimenti disciplinari sono le commissioni di vigilanza.
Nel caso di segnalazione e/o di deferimento di una associato, da parte di un altro associato o organo direttivo, la valutazione spetterà alla commissione di primo grado; l’associato potrà ricorrere alla commissione di secondo grado per una valutazione superiore sul provvedimento adottato contro. La valutazione della commissione di secondo grado è inappellabile.

[7] La «A.I.P.C.» è indipendente da ogni ideologia o partito politico, e da ogni possibile condizionamento economico o religioso. Rifiuta ogni discriminazione di razza, di genere, di provenienza, di diversità; promuove la crescita culturale, il dialogo costruttivo, l’apertura al sociale; propone l’incontro e la collaborazione con chi, in Italia o all’estero, opera per gli stessi obbiettivi della associazione.

[8] L’associazione s’impegna a gestire democraticamente e nel modo più attento e scrupoloso le
risorse finanziarie a sua disposizione, per consentire non solo lo svolgimento di tutte le proprie attività, ma anche nell’ottica – per quanto possibile – di una lungimirante visione del futuro, per garantire nuove iniziative e per poter sempre proporre ed offrire valide e concrete azioni sul territorio, a livello locale, regionale, nazionale ed internazionale.
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Il testo del presente Codice Etico è stato adottato  in data 24/04/2021